10 luoghi da visitare a Muro Lucano


L’articolo propone una rassegna di luoghi e siti di interesse turistico-culturale, riassunti in dieci punti, che un turista in visita a Muro Lucano non può assolutamente perdere.

Muro Lucano è un antico centro della provincia di Potenza, considerato uno dei 100 paesi più belli d’Italia; un luogo incontaminato e fiabesco, ricco di scenari paesaggistici e bellezze artistiche.

Muro vanta una prestigiosa storia millenaria costituita da eventi locali collegati alla storia europea, e ha dato i natali a illustri personaggi che hanno avuto risonanza oltre i confini regionali.

Dal 2012 si fregia del titolo di Città, onorificenza conferita dal Presidente della Repubblica Napolitano “per la sua storia culturale, architettonica, religiosa, popolare, letteraria, militare, civile”.

Attraverso le seguenti righe, un viaggio virtuale ed emozionale in un piccolo centro della Basilicata che senza dubbio riserverà piacevoli sorprese e curiosità.



-1- CASTELLO MEDIEVALE E “TORRIONE”

Il primo sguardo del visitatore è catturato sicuramente dal castello che occupa il vertice della collina murese in posizione di predominio sulle abitazioni sottostanti, disposte ad anfiteatro.





Di origine medievale, il castello è caratterizzato da un’originale struttura architettonica, risultato di continue aggiunte e modifiche nel corso dei secoli ad opera delle dominazioni che si sono succedute (Longobardi, Normanni, Angioini, Aragonesi), delle nobili famiglie che lo hanno abitato (i Ferrillo, gli Orsini di Gravina, dal XIX secolo le famiglie Lordi e Martuscelli) e di numerosi terremoti.

Nel 1382 nella fortezza si è consumato un celebre delitto: dopo alcuni mesi di esilio, fu brutalmente assassinata Giovanna I d’Angiò, donna emancipata, colta e saggia, per 40 anni regina del Regno di Napoli. La sua intrigante vicenda storica e personale, caratterizzata da avventure amorose, congiure, misteri, lotte di potere, grandi sofferenze… affascina ancora chiunque ne ascolta la narrazione.


Il “Torrione” attualmente è un piazzale panoramico dal quale si ammirano: il canyon delle Ripe, il centro abitato, la frazione Capodigiano, e infine il castello che gli sta accanto, raggiungibile tramite una scalinata. Nel piazzale si innalza un monumento in pietra bianca dedicato a S.Gerardo Maiella, con lo sguardo rivolto verso il paese a simboleggiare la sua protezione verso i suoi concittadini.



-2- CATTEDRALE – CIMITERIO - EPISCOPIO – SEMINARIO

Il complesso monumentale si estende accanto al castello, costituendo con esso l’ “Acropoli” della città. La Cattedrale risale al 1009 ma è stata ampliata e resa maestosa nei secoli XVIII e XIX.

E’ stata riaperta al culto di recente (2017), totalmente trasformata dal terremoto del 1980 che ha completamente distrutto la cupola e le volte affrescate ma ha riportato alla luce degli ambienti sotterranei, tra cui una cripta con stalli ad emiciclo (scolatoi o putridarium).

Presenta alcune opere di pregio artistico: affreschi, tele, statue, argenteria, marmi, opere in legno.

Tra le principali: la tela fiamminga della Madonna del Rosario nota come “Quadro della Regina Giovanna”, “La Sacra Famiglia” di G. Bresciano (Manierismo lucano), “Madonne con Santi in adorazione” di A. Palmieri (sei tele del 1728), gli “Ori di Valadier” (servizio da mensa in argento dorato), il presepe di scuola napoletana (natività e deposizione di Cristo), il trono del 1600 con il baldacchino donato dal papa Benedetto XIII nel 1728, entrambi in legno e finemente intarsiati con motivi naturalistici e religiosi (fogliame, tralci, fiori, orsi, angeli, santi, la scena dell’Assunzione...


Di fronte alla Cattedrale, la chiesa in pietra detta “Cimiterio di San Giuseppe”, luogo destinato alla sepoltura dei morti che nel corso del XIX secolo venivano tumulati in modo insolito e alquanto macabro. Comunicante con la Cattedrale è l’episcopio, residenza dei vescovi della diocesi di Muro per nove secoli, che in futuro sarà la sede del Museo Diocesano.

Tramite un “passaggio ad arco”, il palazzo vescovile si congiunge al Seminario (1565), uno dei più antichi di Italia, grazie al quale Muro è diventato in passato un importante centro di diffusione culturale, tanto che nel 1700 fu soprannominato “Atene della Basilicata”.

Tra gli studenti anche Papa Benedetto XIII di casa Orsini (feudatari di Muro per tre secoli).

-3- MUSEO ARCHEOLOGICO

Nato nel 2003 e allestito nei locali dell’ex Seminario, si estende su una superficie di 980 mq, su tre piani di esposizione, seguendo un criterio cronologico.

Custodisce reperti rinvenuti nel territorio della Basilicata nord-occidentale, collocabili tra il VII-VI secolo a.C., fino ai primi secoli dopo Cristo.

Tra le sezioni: “il mestiere dell’Archeologo”, il corredo dell’Anax, i Peuketiantes, i Lucani, l’Età della Romanizzazione, le villae romane.

Nel museo si possono ammirare corredi e monumenti funerari, ceramiche da mensa, oggetti votivi di santuari pagani, oggetti rinvenuti nelle villae romane, mosaici e tanto altro ancora.






Alcuni reperti provengono da Numistrum, città fortificata dei Lucani, sita presso Raia San Basilio, in territorio murese ma distante alcuni chilometri dal centro abitato.

Come testimoniato da Tito Livio e da altri scrittori latini, nel 210 a.C., durante la seconda guerra punica, presso Numistro fu combattuta una battaglia tra il grande condottiero cartaginese Annibale e il console romano Claudio Marcello.



-4- BORGO PIANELLO



Il Pianello è il primo nucleo insediativo del paese sviluppatosi per scopi difensivi intorno al X secolo. Aveva delle mura di cinta e due porte di accesso. Si affaccia, a strapiombo, sulle Ripe.

Il borgo è composto da tanti vicoli e da scalinate che si incrociano, da una piazzetta di pochissimi metri quadri, da casette pittoresche di piccole dimensioni aggrappate alla roccia, in cui fino agli anni ‘50-‘60 del XX secolo vivevano famiglie numerose con animali domestici all’interno, in condizioni di estrema miseria.


-5- “SENTIERO DELLE RIPE E DEI MULINI” E PONTE DEL PIANELLO


Le Ripe sono rocce calcaree che creano un paesaggio spettacolare caratterizzato da gole profonde, altezze da capogiro e vegetazione. Un luogo in cui contemporaneamente si provano sensazioni di meraviglia e di terrore. Un sito ricco di biodiversità, in cui da anni nidifica la rara cicogna nera.

In questo canyon è percorribile una antica strada, ricavata direttamente sul banco roccioso in epoca normanna, lungo la quale sono visibili delle opere medievali come opifici ad acqua a ruota orizzontale (5 mulini e una gualchiera), una fontana, e un antico ponte in stile romanico che attraversa il torrente Rescio; il vecchio ponte è sormontato a oltre 100 metri di altezza da un moderno ponte in cemento armato ad arco parabolico risalente agli inizi del ‘900.

Il nuovo ponte del Pianello, sospeso sul burrone delle Ripe, permetteva un moderno collegamento tra Muro e la frazione Capodigiano, luogo in cui negli stessi anni furono impiantate, grazie all’intervento dell’onorevole Francesco Saverio Nitti, opere di archeologia industriale estremamente all’avanguardia per l’epoca di progettazione e realizzazione, le prime del genere in tutta l’Italia centromeridionale: la diga e il lago artificiale che alimentava la centrale idroelettrica, posta a valle.

Il Sentiero delle Ripe con i mulini e i due ponti è un luogo ameno, incontaminato e panoramico, in cui storia, archeologia, abilità tecnica e tradizioni si fondono con la natura creando uno spettacolo unico e irripetibile.


-6- BELVEDERE DI SAN NICOLA


Di recente reso fruibile ai visitatori, il Belvedere di San Nicola è da considerarsi un “sito archeologico moderno”, un antico quartiere costruito su una rupe, che il terremoto dell’Irpinia (del 1980) ha distrutto per sempre. Visto dall’alto, ha l’aspetto di un labirinto di pietra o di una fortezza.
Passeggiando tra le sue rovine, si incontrano muri, scalinate, stanze diventate terrazze panoramiche a cielo aperto, grotte, pavimenti, porte, caminetti, mobili ricavati nelle pareti, numerici civici…
Le sue pietre raccontano di case, di strade, di botteghe, di una chiesa medievale dedicata a San Nicola. Un viaggio nella vita quotidiana del paese prima del tragico evento.
Questo sito viene denominato “Belvedere” in quanto offre una veduta spettacolare del panorama circostante: l’acropoli della città, il borgo Pianello che gli sta accanto, l’intero abitato di Muro Lucano posto ad anfiteatro, le montagne...

-7- I LUOGHI DI SAN GERARDO MAIELLA

Sulle tracce del Santo Patrono di Muro Lucano e di tutta la regione Basilicata, è possibile intraprendere un itinerario devozionale in cui il pellegrino ripercorre i luoghi della giovinezza di Gerardo Maiella (1726-1755).

Al Rione Pianello, a pochi passi dalla chiesa cinquecentesca della Madonna della Neve, sorge la casa natale di San Gerardo. La casa museo è un luogo di fede- in chiave laica una tipica casa povera dell’epoca- la quale si articola in due vani arredati con oggetti e semplici arredi del passato.


Legate alla storia del Santo, la Sartoria di Mastro Martino Pannuto, bottega presso cui Gerardo andò ad apprendere la professione di sarto; le chiese in cui ha ricevuto i sacramenti, o in cui si recava per pregare e adorare Gesù e la Madre Celeste; i luoghi di culto in cui si sono verificati prodigi, o che attualmente ospitano affreschi, tele, bassorilievi e statue del Santo, speciale protettore delle mamme e dei bambini. Sparsi per le vie cittadine, una serie di murales illustrano alcuni episodi significativi della sua breve ma straordinaria esistenza;troviamo inoltre edicole votive e tre maestosi monumenti.

Nella chiesa di S.Andrea, in un raffinato reliquiario in argento, è esposta una reliquia di S. Gerardo.


-8- PIAZZA DON MINZONI , MONUMENTO AI CADUTI, CHIESA DI SANT’ANDREA



Piazza Don Minzoni è la piazza principale del paese, il centro della vita sociale, divenuta tale, approssimativamente, a partire dal periodo post-unitario.

E’ chiamata comunemente “Piazza dei Monaci” per la presenza dell’ex convento dei Frati Minori con annesso chiostro in cui si conservano alcune colonnine con capitelli corinzi del 1400.

Accanto sorge la Chiesa di Sant’Andrea, costruita nel 1420 e inglobata nel complesso monastico.

Attualmente da considerarsi il più importante luogo di culto del paese dopo la Cattedrale, non presenta più le caratteristiche tipiche delle chiese francescane, in quanto è stata ricostruita dopo il disastroso terremoto del 1694; infatti al suo interno si possono ammirare altari in marmo, stucchi, soffitto in legno a cassettoni, vetrate…

In fondo alla piazza si erge il monumento in bronzo ai caduti in guerra che rappresenta una donna, la Patria, che assiste e conforta un soldato morente.


-9- CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE DI CAPODIGIANO




Il Santuario è situato nella frazione Capodigiano, nel luogo in cui secondo la tradizione sorgeva un tempio in cui si venerava il dio Giano.

La chiesa è stata costruita nel 1200 in stile romanico da Mastro Sarolo da Muro, celebre architetto e costruttore che ha realizzato numerosi edifici di culto in Basilicata.

All’interno: frammenti di affreschi medievali (tra i quali un Angelo e una Madonna in trono tra due Santi non identificabili), una statua quattrocentesca della Madonna delle Grazie collocata sull’altare maggiore, una tela raffigurante il miracolo del bianco panino donato da Gesù Bambino al piccolo Gerardo Maiella.

Tre leoni in pietra e un’ara funeraria, databili all’età imperiale romana, abbelliscono i due ingressi, dotati di portoni istoriati in bronzo.



-10- CHIESA DELLA MADONNA DEL SOCCORSO e

PALAZZO DELLA SOCIETA’ OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO





La chiesa di Santa Maria del Soccorso, a tre navate, nasce dall’unificazione di tre cappelle seicentesche adiacenti ma in origine indipendenti l’una dall’altra, ognuna con il proprio altare e il proprio ingresso. E’ caratterizzata da originali pitture a tempera del ‘700, di soggetto religioso, naturalistico, architettonico e da un pregiato altare in marmo policromo nel quale si colloca la statua lignea della Vergine.

Sulla volta la rappresentazione barocca della Madonna del Soccorso che protegge un fanciullo e scaccia il maligno con un bastone, incorniciata da elementi decorativi quali architetture in prospettiva, capitelli, archi, balaustre, teste angeliche…

Sul catino absidale l’immagine di Dio Padre benedicente circondato da schiere di angeli con strumenti musicali o con rose. La cantoria lignea è decorata con scene di vita campestre, paesaggi, uccelli, fiori, stemmi, la rosa dei venti e i punti cardinali.

Accanto al luogo di culto, in un giardinetto è collocata una cappella votiva nella quale è custodito un pregiato Crocifisso ligneo del XIII secolo che raffigura il Christus Patiens (= Cristo sofferente). Dalla sacrestia si accede a una piccola pinacoteca con opere contemporanee di arte sacra.


Sulla stessa strada, nei pressi di Piazza San Marco, sorge lo storico Palazzo della Società Operaia di Mutuo Soccorso, associazione laica e filantropica fondata nel 1877 che in passato ha ricoperto un ruolo fondamentale per il paese, soprattutto a livello economico e sociale.

Attualmente il palazzo è diventato la sede dell’ Unitre- “Università delle tre età”, nonché un centro di diffusione culturale (eventi, mostre, spettacoli, concerti, convegni, laboratori…).

Interessante il “Salone delle Feste”, affrescato in stile Liberty con figure femminili allegoriche, che custodisce importanti “pezzi storici” di vario genere dell’800 e della prima metà del ‘900.




 
VISITE GUIDATE A MURO LUCANO

L’articolo, corredato di fotografie, descrive brevemente i principali siti di interesse della città, includendo solo l’itinerario urbano.
Il programma preciso e dettagliato delle visite guidate sarà stabilito in seguito alla richiesta dei gruppi che aderiranno, poichè sarà formulato considerando i loro interessi culturali, le loro esigenze, il tempo a disposizione per il giro turistico, gli orari e i giorni di arrivo e partenza, gli orari di apertura di chiese e musei, ecc…




Dott.ssa CHIARA PONTE
Guida turistica locale.  
Autrice dei libri: 
-“Muro Lucano- storia arte cultura- dalle origini al XXI secolo” (2014) 
-“Storia di una regina- Giovanna I d’Angiò e la sua tragica fine nel castello di Muro Lucano” (2018)
- “Cronache di un borgo e delle sue donne” (2020) 

Contatti: 

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         chiara88p@hotmail.it

         coponte@tiscali.it

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A cura di Chiara Ponte, 
autrice del libro “Muro Lucano- storia arte cultura- dalle origini al XXI secolo”
acquistabile online presso: ISB - Unilibro

1 commento:

  1. Thank you for sharing this list. I am visiting in August 2018 and trying to understand what to see and where to go. For me this is a pilgrimage to the home of my ancestors. I have been researching their lives in the 1800s and this is a helpful guide to the town and places they likely visited. I wish I could read your book, but I only speak English! russdath@gmail.com

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